SANTA MARIA NUOVA – Una passione che nasce per caso ma che non per caso è diventata una delle attività più conosciute a Santa Maria Nuova. Stiamo parlando della pasta fresca di Carla Vitali in Piazza Magagnini, una certezza nel cuore della comunità. L’attività nasce nel 1985 dalla volontà dei fratelli Carla e Luciano e della loro madre che, con un piccolo locale di 30 metri quadrati, hanno trasformato il pranzo domenicale in una vera e propria esperienza di gusto.
In occasione dei loro 35 anni di attività, festeggiati proprio il 25 ottobre scorso, abbiamo voluto saperne di più, soprattutto in questo particolare periodo storico: «Da 35 anni seguo questa bella realtà che ho visto crescere giorno dopo giorno – commenta il sindaco di Santa Maria Nuova, Alfredo Cesarini – Carla è instancabile nel suo lavoro e non si è mai persa d’animo, neppure di fronte alla complicata situazione attuale. Ha saputo sempre guardare avanti e trovare soluzioni ai problemi, come solo i bravi imprenditori sanno fare. Il mio augurio, come Sindaco, è che possa seguitare per molti anni ancora ad offrire alla nostra comunità, e non solo, i suoi ottimi prodotti di pasta fresca e di rosticceria».
Salve Carla, da dove nasce l’idea di aprire una pasta fresca?
«Ad esseri sinceri devo dire che è stato per caso, niente di preparato. All’età di 21 anni lavoravo in fabbrica e mi sentivo come una marionetta, nonostante fossi una gran lavoratrice. Non so poi perché mi è venuta questa idea ma … è venuta. Così dal nulla. Ho iniziato a guardarmi intorno per capire che cosa potessi farne dei miei 21 anni e mi sono imbattuta nei macchinari per fare la pasta fatta in casa. E allora insieme a mio fratello Luciano e mia madre ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo intrapreso quest’avventura con un piccolo negozio di 30 metri: abbiamo aperto io a 22 anni e mio fratello a 27. È stata una gran bella soddisfazione! E da lì siamo partiti e abbiamo iniziato questo percorso che ci ha portato fin qui con un negozio di circa 130 metri con rosticceria e pasta fresca».
E come sta vivendo questo particolare periodo legato al Coronavirus?
«È sempre una lotta ma si va avanti. Per fortuna, con il nostro codice Ateco non abbiamo dovuto chiudere, e speriamo non doverlo fare neanche per questa seconda ondata. Ci siamo comunque organizzati per le consegne a domicilio con ordini tramite whatsapp o chiamata e, soprattutto, con tutte le precauzioni necessarie. Abbiamo anche preparato un piccolo ricevimento per il primo battesimo fatto dopo la prima ondata di Covid per una famiglia di Agugliano. Devo dire che è stata una soddisfazione aver organizzato il banchetto per una così speciale occasione, mi piace poter aiutare. E infatti, durante la prima ondata del virus, mi sono organizzata per portare dei vincisgrassi al reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Jesi».
Quindi è anche attiva per il sociale…
«Come ho detto, mi piace poter dare una mano quando posso. Mi viene in mente la terribile esperienza del terremoto del 2016 che ho purtroppo vissuto sulla mia pelle, ero a Camerino con la macchina proprio sotto la Chiesa di Santa Maria quando è crollata, ma per fortuna mi sono mossa in tempo per non essere travolta dalle macerie. Quella sera mi sono detta che in qualche modo avrei voluto aiutare queste persone colpite dal terremoto. E così ho fatto: la sera del 20 novembre ho offerto ai terremotati di Pieve Torina 1000 cannelloni serviti grazie all’ausilio della Protezione Civile e Croce Gialla di Santa Maria Nuova e in più, in collaborazione con il comune, ho offerto alla cittadinanza di Santa Maia Nuova 80 kg di bucatini freschi all’amatriciana, il cui ricavato è andato ai terremotati di Arquata del Tronto».
E dunque, dopo 35 anni, la sua attività è diventata un punto fermo per la cittadinanza. Qual è il suo segreto?
«La sincerità e la fiducia. È solo grazie al bellissimo rapporto che si è instaurato con la clientela e quindi con tutti i compaesani, che siamo qui oggi, ed è per questo che li vorrei ringraziare. Senza loro tutto questo non sarebbe accaduto. Quando venivano da noi, i primi tempi, ci davano consigli per migliorarci giorno dopo giorno. La cittadinanza ci ha sempre aiutato e sostenuto: i consigli sono quel qualcosa che fanno crescere le persone e così è stato per noi. Ma anche e soprattutto, la cura che mettiamo nella scelta delle nostre materie prime per fare un prodotto di ottima qualità».
Fonte: leggopassword.it